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giovedì 17 maggio 2018

cosa significa seo

Parole come “seo”, “ranking” o ottimizzazione sono ormai in piena moda e spesso si usano per riempirsi la bocca o per decorare una proposta commerciale ad un cliente. Sembra quasi che chiunque si occupi di siti internet, web o sviluppo debba per forza saper fare “ottimizzazione seo” altrimenti deve vergognarsene. Ma come si imposta una corretta strategia seo?
Bisogna partire per impostare la nostra strategie per l’ottimizzazione seo. Quali sono le abitudini di ricerca del nostro target, come scrivono, cercano e usano i motori di ricerca tutti quegli utenti che avrebbe senso fare atterrare sulle nostre pagine del sito? Risponde il consulente seo francodane:
Si lavora quindi sulle keyword e si cerca di capire quali sono quelle su cui lavorare per cercare di essere premiati nel ranking e comparire tra i primi risultati. Lista dei keyword alla mano una domanda dovrebbe sorgere praticamente spontanea. Chi è performante in queste keyword? Ed ecco quindi che il secondo passo della nostra programmazione strategica SEO è una vera è propria analisi del mercato e dei competitor. Dobbiamo vedere per le nostre parole chiavi chi sono i veri competitor, cioè quelli che sempre o quasi si posizionano tra le prime posizioni. E quindi, come disse Pablo Picasso: “i buoni artisti copiano, ma i grandi artisti rubano”. Perché analizzare i competitor significa capire come si comportano a livello contenutistico e come scrivono il loro codice HTML in ottica SEO per piacere così tanto ai motori di ricerca. Ovviamente senza dimenticare di guardare lo storico e la grandezza del competitor in questione, non vorrei che qualcuno si imponesse di superare nel ranking Wikipedia visto che lo ritrova per ogni query!
Quando hai un nuovo sito web è normale avere problemi di posizionamento.
link buildingQuesto lavoro ha portato molte chiamate, richieste d’informazioni e di conseguenza molte conversioni in clienti fissi. D’altra parte, quest’attività può essere un’arma a doppio taglio. Svolgendo un lavoro poco curato, con poco impegno, è molto facile ottenere il risultato contrario. Anche in questo caso, fornisci il miglior servizio o prodotto al cliente, svolgi un lavoro ben strutturato e otterrai degli ottimi risultati. Quando hai un nuovo sito web è normale avere problemi di posizionamento. Essendo nuovo, non possiede ancora l’autorevolezza e i requisiti per posizionarsi nelle prime posizioni degli indici nelle parole chiave selezionate. I domini dei social media sono molto potenti in questi termini, puoi sfruttare la loro autorevolezza per posizionarti in parole chiave competitive e cominciare a far conoscere il brand acquisendo visite e notorietà. Valuta l’idea di condividere video su YouTube, ad esempio, fornendo contenuti utili al tuo target e rimandando al tuo sito web. Svolgendo un buon lavoro potresti posizionarti con le keyword trattate grazie al social e ottenere numerose visualizzazioni. Se ciò che tratti nel video è effettivamente utile, i visitatori saranno propensi a visitare il tuo sito web per ricavare approfondimenti sul tema trattato o informazioni sui tuoi prodotti o servizi. Chiaramente con questo non voglio farti intendere che sia meglio posizionarsi con questo tipo di pagine rispetto che con il tuo sito web, ma può essere un buon inizio ed è sempre meglio di non essere presenti. Questa strategia può essere applicata anche a siti web più longevi, ma che si trovano in competizione con dei colossi che non riescono a superare negli indici! Ci sono molte situazioni in cui i social media possono beneficiare le tue campagne SEO, svolgendo un buon lavoro. Adesso tocca a te, in che modo integri un buon lavoro sui social media per migliorare l’andamento della campagna SEO? Se ti è stato utile questo articolo, ricordati di condividerlo sui social network!
posizionamento nei motoriEsiste un lato semantico latente, quasi invisibile ai lettori: sinonimi e parole associate. Se volessimo dare un ambiente a l'indicizzazione semantica dovremmo posizionarla all'interno dei metodi di valutazione di un motore di ricerca nei riguardi di una pagina web e alle parole/frasi chiave ricercate in esso. Prima di tutto la parola chiave deve essere presente nel testo poi, tra centinaia o più pagine che parlano della stessa parola/frase chiave, quali sono le dieci più attinenti? Una risposta che finora Google riesce a dare al meglio, tanto da soddisfare miliardi di ricerche e trasformarsi in leader mondiale, in una banca del web. Il motivo per cui la Semantica viene utilizzata dai motori di ricerca più importanti è il semplice fatto che desiderano rispondere con qualità agli utenti. Se non venisse utilizzata la Semantica per verificare l'attinenza di una pagina alla ricerca effettuata i risultati risulterebbero poco aderenti alle richieste degli utenti, svalutando quindi anche il lavoro del motore di ricerca stesso. L'Agenzia Seo Glacom® sas ha l'obiettivo di trasformare un sito internet in un sito semantico, cioè che comunichi e quindi porti business all'Azienda che rappresenta. Il Seo Copywriting all'interno di questa logica realizza contenuti che possano essere posizionati per gli obbiettivi stabiliti con il Cliente. Fare del Seo Copywriting di qualità non significa solo realizzare testi ma realizzare contenuti che comunicano, il lavoro non si concentra su una parola o frase chiave, ma sulla varietà delle parole. I risultati saranno testi seo originali, di qualità e semantici. In conclusione fare del vero Seo Copywriting significa realizzare contenuti posizionabili e comunicativi, accattivanti e chiari, semplici ma efficaci. La persona che realizza i testi deve avere un alto livello culturale, un'ottima padronanza della lingua e tanta creatività.
Le migliori resource page tendono ad essere collegate con altre resource page di ottima qualità.
Poiché ogni strumento potrebbe fornire informazioni diverse perché parte da fonti differenti, allora è meglio utilizzarne più di uno per riuscire ad avere dei risultati veritieri ed efficaci. La fonte successiva per migliorare i link? Ovviamente le resource page! Le migliori resource page tendono ad essere collegate con altre resource page di ottima qualità.
In questo caso, gli operatori di ricerca avanzata sono strumenti che possono essere impiegati per cercare i migliori collegamenti e e verificare i siti di origine. In questo modo, è possibile collegarsi con chiunque, basta impegno, buona volontà e fiducia nelle risorse del proprio sito. Ecco alcune regole da non dover dimenticare se si pensa di ottenere un miglioramento del proprio link building attraverso una campagna di email marketing. La prima regola è quella di non inviare mai una richiesta di collegamento con una mail contenente un template. Il tasso di conversione don questo tipo di strategia è notoriamente molto basso. Copiare ed incollare queste piccole funzionalità rende il widget visibile in maniera proporzionale al numero di volte che esso è stato riutilizzato in altri siti, ma richiede ovviamente un minimo di sforzo creativo e di capacità nel maneggiare il codice. L’idea è quella di aggiungere bookmark ed articoli su vari siti appositamente predisposti: si tratta di uno dei modi più diffusi per condividere e far conoscere il tuo sito, allargandolo ad un’audience più ampia e guadagnando popolarità. La pratica è semplice e molto vantaggiosa: i siti di social bookmark solitamente ti chiedono di registrarti e di installare una toolbar nel tuo browser, in modo da facilitare il processo di segnalazione. Essi archiviano link per categorie da siti differenti, mettendo in evidenza i più recenti ed i più popolari. Si tratta di portali molto visitati dagli utenti, per cui le tue chance di farti conoscere aumenteranno notevolmente, costituendo di fatto uno dei modi più diffusi per fare link building. Il tuo obiettivo sarà raggiunto, in termini SEO, in quanto si tratta di uno dei modi migliori per promuovere il tuo sito o blog.
  • “Cura fimosi serrata”
  • Tutorial - Un semplice Tell a Friend in ASP
  • Non imitare la strategia altrui
  • Interessato in sport, locali notturni e automobili
  • Link che dal sito web del cliente puntano esternamente verso risorse non pertinenti
  • L’autorevolezza del profilo o della pagina
  • Da cosa è composto
Un buon contenuto è la chiave del successo di una pagina sulla rete. Qualità e utilità dei testi digitali sono determinanti per la tua visibilità: condivisioni, link e conseguentemente un aumento dei click rafforzeranno i tuoi risultati sui motori di ricerca. Una grafica ammagliante e un sito veloce non bastano: occorrono contenuti unici in grado di emozionare e dare risposte. Da dove vengono le idee più interessanti? Spesso dai nostri clienti, gli unici detentori e testimoni diretti di misteri e meraviglie legate alla realtà che gravita intorno alla loro azienda. Provare a rubargli il ruolo di protagonista dai loro film sarebbe come cercare di descrivere l’aroma di un caffè partendo dalla fotografia sbiadita di una tazzina. Allo stesso tempo dare visibilità a un contenuto sulla rete è diventato un lavoro per esperti del settore. Non si può prescindere da strumenti di analisi, know-how e continuo aggiornamento. Per questo - come agenzia - consigliamo ai nostri partner di diventare parte attiva nella stesura dei contenuti, guidando e ottimizzando i loro contributi in ottica SEO. Da qui l’idea di scrivere un articolo per spiegare quali sono oggi le caratteristiche di un contenuto competitivo. Nel marketing, viene spesso usata la parola funnel affiancata a vari termini: marketing funnel, sales funnel e conversion funnel, per citarne alcuni. Un funnel di marketing ben progettato trasforma quindi i visitatori del tuo sito in clienti. Pertanto, più siamo in grado di migliorare il flusso all’interno del funnel, migliori saranno i propri profitti. Questo è tuttavia possibile soltanto se si comprendono le esigenze uniche degli utenti in ogni fase del funnel. Altrimenti, i tuoi clienti potranno finire in una sorta di stallo in cui smettono di progredire verso l’acquisto. Un aspetto molto importante di ciascuna di queste fasi è il contenuto che viene utilizzato. Keyword navigazionali (brand): l’utente cerca un sito specifico sul quale andare: per esempio scrive “nike.it” su Google, invece che digitare “www.nike.it” nella barra del browser (spesso perché non ricorda l’URL preciso che vuole raggiungere). Keyword transazionali (brand o non brand): l’utente cerca un sito sul quale compiere una azione/transazione: ad esempio acquistare un prodotto/servizio, scaricare un file o registrarsi ad un evento.

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