L’Associazione GIFASP ha lanciato il progetto #NonSprecoProteggo
con il patrocinio di “Milano Food City” 2018. L'Associazione dei produttori di
astucci e scatole pieghevoli ha infatti affrontato il tema della sostenibilità
in relazione al packaging, sempre in sintonia con i concetti di “Cultura della
protezione e della sostenibilità” e “Prevenzione dello spreco alimentare”, approfonditi
a partire da Expo Milano 2015. Primo atto: una conversazione con opinion leader
e media
In occasione della “Milano Food City” 2018 è stato lanciato da GIFASP #NonSprecoProteggo, un progetto in
sintonia con il claim “Cultura della
protezione e della sostenibilità” sviluppato a partire da Expo Milano 2015.
Il primo atto di questo nuovo progetto è stata una conversazione a numero
chiuso nella sala multimediale dell’Anteo di Milano.
Il cibo come metafora
Il grande capolavoro del cinema italiano, "La Grande Abbuffata" di Marco Ferreri, ha impresso all'incontro
organizzato dall’Associazione di astucci e scatole pieghevoli una dinamica
molto particolare, che ha visto tutti i presenti partecipare attivamente ad una
conversazione piena di contrasti, istigazioni e riflessioni. Il film parla del
suicidio dei 4 protagonisti attraverso il cibo, una profonda provocazione che,
partita da anni insospettabili (1973), ha coinvolto la conversazione dei
presenti (giornalisti, blogger, esperti di design etico, di marketplace e di
packaging) in una profonda rilettura sul
cibo e la società contemporanea. Un bel modo per la 'Milano Food Week' di festeggiare l'anniversario della nascita
dello stesso Ferreri (1928). Le parole chiave uscite dalla conversazione tenuta
negli scorsi giorni nel pieno della Food Week milanese? Su tutte emerge
certamente il termine 'consapevolezza'!
Sì, il cibo è una grande metafora
della vita e il meeting ha cercato di svelare cosa c'è dietro questo aspetto
fondamentale della nostra esistenza quotidiana: è stato anche discusso, nello
scorrere della conversazione, il claim lanciato da una grande azienda
alimentare parmense "mangio meno, mangio meglio, mangiare tutti".
D'altronde l'hashtag #NonSprecoProteggo
si è coniugato bene con le decine di iniziative della Milano Food City volte
alla protezione del cibo come #IoNonButto, con l’obiettivo di gestire le
eccedenze alimentari e distribuirle a persone in difficoltà e il focus "Il
carrello della spesa", specchio della personalità e dello stile di vita
della collettività; sullo stesso tema si è svolta anche un’asta di 12 carrelli
d'artista, esposti in Piazza San Babila. Ricordiamo che al termine degli eventi
è stata messa in moto un’organizzazione atta a recuperare tutto il cibo ancora
commestibile.
La metafora e l’arte di Marco Ferreri per aiutare a capire
Erano tantissimi gli appuntamenti della 'Milano Food Week' disseminati per la
città: la coerenza dei messaggi era d’obbligo per poter emergere dalla
moltitudine. Come è stato per #NonSprecoProteggo,
che oltre alla conversazione fuori dagli schemi, ha proposto un aperitivo e
ha offerto un libro con una storia precisa: l’aperitivo, rivisitato
dall’Osteria del Cinema, era infatti ispirato alle ricette di Ugo Tognazzi
tratte dal film "La Grande Abbuffata" e dal libro “L'Abbuffone”,
sempre del grande attore cremonese; il libro, un cadeau dato ai partecipanti, era
invece una creazione di “Pourquoi Pas Design”, un volume già letto dalla designer Francesca Meana che riportava
sulla confezione una frase scelta, naturalmente presente nel libro stesso. Non
c’è sostenibilità migliore del dare nuova vita ad un buon libro.
Un incontro sui temi della protezione e sostenibilità
Anche con questo progetto, l'Associazione dei
produttori di astucci e scatole pieghevoli ha inteso dare visibilità alla
problematica della protezione e della
conservazione degli alimenti. La prevenzione dello spreco rappresenta
infatti una riflessione prioritaria, rispetto alla quale l’aspetto del riciclo
e del recupero è secondario seppur fondamentale. Proprio in questo contesto la
conversazione #NonSprecoProteggo, con la presenza del past-president
dell’Associazione Fulvia Lo Duca, è
stato un incontro strettamente riservato ad opinion leader, giornalisti e
blogger, nel quale si sono ripercorse le scene topiche del film di Marco
Ferreri "La grande abbuffata" per condividere opinioni ed idee su un
tema tanto importante, come conservare ciò che è prezioso, cioè quello che non
va disperso ma protetto. Con una visione rivolta alla "Prevenzione dello spreco alimentare”, cioè a “tutte le misure prese prima che una
sostanza, un materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto”. Questi e
mille altri gesti positivi sono alla base di un nuovo atteggiamento verso il cibo (ma anche verso gli oggetti in
generale) che dobbiamo urgentemente fare nostro.
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